Il progetto
L'idea di un progetto di confronto nella datazione di malte ha le sue radici in decenni di ricerca condotta da diversi gruppi nel campo degli studi di datazione. I primi tentativi di datazione di malte furono effettuati con la nascita della tecnica. Solo dopo molti decenni, però, Van Strydonck et al. (1983), Ringbom and Remmer (1995), e Heinemeier et al. (1997) proposero un approccio più sistematico alla datazione di malte con radiocarbonio. A partire da questi studi sono stati sviluppati differenti approcci metodologici: prima da Nawrocka et al. (2005) con un metodo di crio-rottura delle malte prima degli attacchi chimici, poi da Lindroos et al. (2007, 2011) con il metodo di dissoluzione sequenziale delle malte. Grazie al Mortar Dating Project (www.mortardating.com) la datazione con radiocarbonio delle malte si è diffusa in altri laboratori, e sono stati sviluppati nuovi protocolli per la preparazione del materiale (Nawrocka et al. 2009; Marzaioli et al. 2011; Hajdas et al. 2012; Hodgins et al. 2011; Marzaioli et al. 2013; Michalska et al. 2013).
L'obiettivo principale della procedura è la separazione della frazione carbonatica contenente solo il carbonio adsorbito durante la preparazione della malta. La separazione può avvenire con tecniche fisiche (setacciatura, separazione gravimetrica), o chimiche (sfruttando la diversa reattività dei carbonati). Partendo da questi due tipi di tecnica i sette laboratori coinvolti nel progetto hanno sviluppato diversi protocolli variando il tipo di acido utilizzato, la frazione di carbonio analizzata, il metodo di raccolta delle malte.
Oltre al radiocarbonio, anche l'OSL è stata proposta come tecnica per questo tipo di datazione. Dopo i primi studi fatti utilizzando la tecnica multigrain standard (Zacharias et al. 2002; Goedicke 2003, 2011; Panzeri 2013), sono state sviluppate nuove tecniche avanzate basate su misure di singolo grano (SG-OSL) (Urbanová et al. 2015, 2016; Urbanová and Guibert 2017). Il metodo consiste nell'acquisizione di numerose misure su grani singoli di quarzo, seguite da metodi statistici avanzati per l'individuazione dei dati potenzialmente non utili e spuri.